Carmen Atzeri non è più tra noi e questo numero del Notiziario è stato molto difficile per noi poterlo fare senza di lei. Una cosa credo va detta da subito: quella che ci ha lasciato non era una donna qualunque. Ideatrice della Confederazione nonché primo presidente di Parkinson Italia e fondatrice insieme ad altri della nostra Associazione Azione Parkinson.
Il Notiziario è stata la creatura di Carmen fin dal primo numero. Per lei è stato molto di più che il giornale della nostra Associazione, ci ha messo dentro tutta la sua curiosità e l’inimitabile capacità di rendere accessibili anche gli argomenti scientifici più complessi, il suo senso di solidarietà con malati e familiari, ci ha riversato la sua anima di persona intelligente e il suo coraggio di intrepida guerriera, che ha saputo affrontare con spirito indomito i suoi 40 anni di Parkinson.
Carmen è stata per tutti un grandissimo esempio. Desideriamo con tutto il cuore di continuare il percorso intrapreso da lei e di farlo cercando di essere all’altezza del suo prezioso lavoro.
Lucilla Bossi sua grande amica ha tracciato un ricordo di Carmen che le rende merito:
Conobbi Carmen sul finire degli anni Novanta quando incominciai a frequentare il gruppo di entusiasti che si riuniva periodicamente per dare forma e sostanza a un sogno: una confederazione di associazioni in favore dei malati di Parkinson che riunisse in un unico organismo le entità che in quegli anni andavano sorgendo su tutto il territorio nazionale.
Fu amore a prima vista, l’una riconoscendo immediatamente nell’altra lo stesso modo distaccato e ironico di “portare” la malattia. C’era in tutto l’atteggiamento di Carmen una grande dignità che anche in una carrozzella non faceva pensare mai a una “povera malata”.
Sempre elegante e curata, sempre sorridente e ironica, portava la sua malattia “con classe”.
Forse a molti potrà sembrare un dettaglio marginale e perfino frivolo, io trovo, invece, che sia molto indicativo perché lasciava trasparire la sua grande forza interiore
Quella forza interiore che manca tanto spesso a noi comuni mortali – pazienti e familiari – per i quali il modo davvero straordinario con cui ha saputo fino all’ultimo restare al timone della sua vita costituiscono il suo lascito più prezioso. Grazie Carmen, per tutto quello che hai saputo insegnarci.
Desidero aggiungere un significativo fatto accaduto il tardo pomeriggio prima che Carmen nella notte di quello stesso giorno passasse dal sonno alla vita eterna.
Eravamo in Associazione Clara ed io, erano circa le 18,30, quando sentiamo suonare al citofono, ci siamo guardate chiedendoci chi poteva essere a quell’ora e con stupore vediamo arrivare Carmen. Era con un nuovo badante che non conoscevamo e lei l’aveva guidato fino in Associazione. Una delle prime cose che ha chiesto Carmen è stata se fosse arrivato qualche articolo per il Notiziario, Siamo state a parlare piacevolmente per un po’ di tempo poi l’ho accompagnata in macchina, il nuovo badante non era molto esperto nell’aiutarla e lei salutandomi ha detto: Laura dovremmo fare un corso per badanti.
Sono convinta che, sebbene a livello inconscio, nella profondità dell’anima, il vero motivo della visita a quell’ora insolita di Carmen fosse il bisogno di congedarsi con la sua Associazione. L’Associazione di cui è stata una delle fondatrice e che era sempre presente nei suoi pensieri, fino alla fine.
Grazie Carmen ti vogliamo bene, sarei sempre con noi in Azione Parkinson!
Laura Horn
Mu è stato diagnosticato il Parkinson in forma leggera (iniziale?) solo da qualche mese. Sini spaventata pensando all’evoluzione della malattia, ma leggere dell’esperienza di questa grande donna mi conforta e mi incoraggia
Mi è stato diagnosticato il Parkinson in forma leggera (iniziale?) solo da qualche mese. Sono spaventata pensando all’evoluzione della malattia, ma leggere dell’esperienza di questa grande donna mi conforta e mi incoraggia